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La voce delle famiglie

La serenità di un affetto è anche tua

La Fondazione Martinoli non è solo un luogo di cura, è un punto d’incontro tra persone. Le famiglie dei nostri ospiti raccontano un’esperienza comune: scoprire che la cura è fatta di presenza, ascolto e gesti che danno valore al tempo.

Marina ricorda ancora il giorno in cui ha accompagnato la madre alla Casa della Serenità: un momento di grande emozione, ma anche di speranza.
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Quando la serenità di un genitore diventa anche quella dei figli

La Fondazione Martinoli - Casa della Serenità di Lovere non è solo un luogo di cura: è un punto d’incontro tra persone, generazioni e affetti.
Per molte famiglie, l’ingresso di un proprio caro nella struttura rappresenta un momento delicato, spesso accompagnato da dubbi e paure.
Ma il tempo, la fiducia e la relazione quotidiana con gli operatori trasformano quella preoccupazione iniziale in tranquillità, riconoscenza e serenità condivisa.

Le famiglie dei nostri ospiti raccontano un’esperienza comune: scoprire che la cura autentica è fatta di presenza, ascolto e gesti che restituiscono valore al tempo.

Ogni parola, ogni sguardo e ogni sorriso diventano parte di un legame che continua a crescere, giorno dopo giorno.

Una relazione che va oltre la cura

Alla Casa della Serenità di Lovere, ogni famiglia è accolta come parte integrante del percorso di vita dell’ospite

Gli operatori e i professionisti della Fondazione mantengono un dialogo costante con i parenti, condividendo informazioni, progetti e momenti quotidiani.

Questa alleanza di fiducia tra struttura e famiglia è il vero punto di forza del nostro modo di intendere la cura.
Perché quando un genitore, un marito o una moglie vivono serenamente, anche chi li ama può finalmente ritrovare pace.

“Alla Fondazione Martinoli, la cura non è solo per gli ospiti. È un abbraccio che arriva anche alle famiglie.”