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Fondazione Beppina e Filippo Martinoli

Le origini della Fondazione

Le origini di una storia fatta di amore e comunità

La Fondazione Beppina e Filippo Martinoli - Casa della Serenità di Lovere nasce da un gesto che ha attraversato il tempo: un atto di amore e di fiducia verso la propria comunità.

Nel 1930, il Commendatore Filippo Martinoli, mosso da profondo spirito cristiano e dal desiderio di lasciare un segno concreto di solidarietà, donò alla Congregazione di Carità di Lovere i propri beni, con un intento preciso: creare un luogo accogliente per gli anziani non autosufficienti, intitolato a sé e alla moglie Beppina.

Fu un gesto visionario, capace di gettare le fondamenta di quella che oggi è una delle RSA più storiche e riconosciute della provincia di Bergamo.
Così nacque la Fondazione Beppina e Filippo Martinoli - Casa della Serenità, un simbolo di cura, rispetto e umanità.

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Un sogno diventato impegno di tutta la comunità

Dopo il lascito, l’Ospedale di Lovere amministrò i fondi con lo stesso spirito. Ma fu nel 1947 che l’intera comunità sentì il bisogno profondo di realizzare una casa di riposo a Lovere, dove gli anziani potessero trovare conforto, assistenza e compagnia.

Quel sogno divenne presto una realtà collettiva: cittadini, benefattori, associazioni e istituzioni unirono le forze per costruire la Casa della Serenità.

Sotto la guida del Parroco Monsignor Lorenzo Lebini, con il contributo di persone generose come Marietta Rillosi ved. Bazzini, Antonio Benaglio, Piero Ottoboni, della Società San Vincenzo, delle maestranze dello stabilimento ILVA e del sostegno dell’Amministrazione Comunale di Lovere, l’opera prese vita.

Nel 1958, la commissione comunale dedicata al progetto garantì il supporto economico necessario, accendendo un prestito per completare i lavori. Così, pietra dopo pietra, nacque qualcosa di più di un edificio: una casa pensata per accogliere e proteggere gli anziani della comunità.

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La nascita della Casa della Serenità

Dopo anni di dedizione e collaborazione, nel 1963 il sogno si realizzò.

La Casa della Serenità venne inaugurata e riconosciuta ufficialmente come Ente Morale, con il Decreto del Presidente della Repubblica del 22 marzo 1963.

Quella data segna l’inizio di una missione che continua ancora oggi: prendersi cura degli anziani con dignità, rispetto e amore.

Da allora, la Fondazione Beppina e Filippo Martinoli - Casa della Serenità di Lovere è diventata un punto di riferimento per la cura degli anziani non autosufficienti, non solo nel Sebino ma in tutta la provincia di Bergamo.

Un’eredità che continua a vivere

Il sogno di Beppina e Filippo Martinoli vive ogni giorno nella Casa della Serenità, grazie al lavoro di operatori, medici, infermieri, fisioterapisti e volontari che portano avanti la loro visione e i loro valori con passione e professionalità.
La Fondazione Martinoli non è solo una struttura assistenziale: è una comunità viva, dove la relazione umana è parte della cura e ogni gesto racconta una storia di rispetto e dedizione.

Oggi come allora, la Fondazione Beppina e Filippo Martinoli - Casa della Serenità di Lovere continua a essere un simbolo di solidarietà e di amore per la vita, un luogo dove la cura diventa casa e dove ogni anziano trova serenità, sicurezza e valore.

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Una casa che cresce insieme ai suoi professionisti

Ogni membro del team della Fondazione Martinoli contribuisce a far evolvere la struttura, che negli anni è passata da casa-albergo a centro di eccellenza per la cura e l’assistenza degli anziani.
Una trasformazione continua, guidata da una visione condivisa: offrire un ambiente di lavoro sereno e umano, dove si cresce insieme, operatori e ospiti.

“Quando entri qui, capisci che non stai solo facendo un lavoro: stai prendendoti cura di vite, ogni giorno, con la testa e con il cuore.”

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Da oltre 90 anni, una storia di cura e fiducia
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