Marina e Andreina – Da familiari a volontarie

“Quando vedi gli occhi di tua madre che si illuminano durante una festa, capisci che il tempo donato qui vale più di qualunque altra cosa.” – Andreina, volontaria e familiare
Marina e Andreina sono arrivate alla Fondazione Martinoli come figlie, preoccupate per la salute e la serenità delle loro madri e dei loro cari.
Con il tempo, quella preoccupazione si è trasformata in riconoscenza, e da lì è nato il desiderio di restare, di fare qualcosa in più, di restituire un po’ del bene ricevuto.
Marina racconta che ogni volta che entra alla Casa della Serenità trova un sorriso, una parola gentile, un clima di attenzione che la fa sentire parte di una grande famiglia.
“Vedere mia madre serena mi ha fatto capire che qui non si parla solo di cura, ma di amore. E quando ti senti accolto così, vuoi restituire qualcosa.”
Andreina ha deciso tanti anni fa di diventare volontaria: oggi partecipa alle attività di animazione e supporta gli operatori durante le feste e i laboratori.
“All’inizio venivo solo per stare vicino a mia madre, poi ho capito che qui potevo fare qualcosa anche per gli altri. Ora ogni volta che entro sento che questo posto è un po’ anche mio.”
Le loro storie raccontano come la cura alla Fondazione Martinoli non coinvolga solo gli ospiti, ma anche le famiglie, che diventano parte viva e attiva della comunità.


