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Eugenia – Una nuova routine fatta di luce e amicizia

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“Qui il tempo non si ferma, è pieno di cose belle.” Eugenia, 85 anni


Eugenia è arrivata alla Casa della Serenità dopo un ricovero ospedaliero. Da sei mesi, la sua stanza con vista lago è diventata il suo rifugio preferito:

“La mattina, quando apro la finestra, vedo il lago e mi sembra di respirare pace.”

La sua giornata comincia presto, alle sette. Si prepara da sola, con calma e precisione, e spesso aiuta la sua compagna di stanza, Lidia, con un gesto gentile:

“Le sistemo il letto, perché quelle palline nel materasso la infastidiscono.”

Alle 8 si scende per la colazione nella sala comune, dove Eugenia si serve da sola e scambia qualche parola con gli altri ospiti.

Poi inizia una giornata ricca di attività: ginnastica il lunedì e il giovedì, canto due volte a settimana, laboratori di lana e maglia - la sua sciarpa rosa è quasi finita.

Il mercoledì partecipa alla lettura di storie di vita, il momento che ama di più:

“Ogni racconto mi ricorda qualcosa della mia giovinezza.”

Dopo il pranzo (alle 11:30 in punto), Eugenia si riposa un po’, poi gioca a carte o chiacchiera con gli amici. A volte esce con il pulmino della Fondazione per un giro al supermercato o lungo il lago, dove ordina un caffè o un gelato.

La sera, prima di dormire, guarda la televisione insieme a Lidia. Scelgono insieme i programmi - di solito preferiscono le commedie.

C’è un momento che le è rimasto nel cuore:

“Una mattina ho visto l’alba sul lago. C’era un battello colorato che sembrava galleggiare sulla luce. È stato come un piccolo regalo del cielo.”

Eugenia racconta la sua esperienza con semplicità, ma nelle sue parole c’è tutto il senso della cura autentica: vivere con leggerezza, continuando a scegliere, a sorridere, a partecipare.